Hormony – La sua più grande volontà di godere

Eccoci a dare supporto a un progetto godereccio! Si chiama Hormony ed è un blog favoloso!

Riportiamo qui lo statement “Che roba è Hormony?” e invitiamo tuttu a contribuire!

Hormony spunta fuori un pomeriggio di febbraio. Concepita nel peccato, mai partorita, ha un sacco di madri, sorelle, amiche, compagne, ma nessun genitore. Più che nascere, si materializza. Più che farsi materia, si fa desiderio. Ma non quello delle fiabe, quello che esprimi davanti a un cielo stellato. 
Hormony ha un corpo umido, grasso, voluttuoso. Può essere invocata gemendo, ansimando o schioccando la lingua. E’ pigra. Disprezza il lavoro. Non sopporta le gerarchie. 
 
La
 
Sua
 
Più grande
 
Volontà
 
È
 
GODERE
 
Morirà, prima o poi. Ma, intanto, che gran vita cazzo. 
 
  • cosa NON è hormony? 
Non è un libretto di istruzioni. Non insegna come godere, non promuove posizioni.
Non vende nessuna verità, non dà nessuna certezza.
Puoi godere come, quando e quanto vuoi, o non farlo proprio.
 
  • a chi parla?
A chiunque non si riconosca nelle narrazioni dominanti sulla sessualità, sull’erotismo, sul desiderio.
A chi vuole eccitarsi e godere, infilandosi nei meandri dell’esplorazione del corpo tutto e dei corpi tutti.
A chi ha intenzione di scoprire e riscoprire i meravigliosi e numerosi mondi in cui perdersi oltrepassando le porte del piacere.
A chi ha bisogno di rimpire la testa di aria, avvolgere il ventre nelle fiamme, inzupparsi nei fluidi del corpo.
 
  • cosa prova a raccontare? 
Hormony racconta storielle, pensieri, a volte pettegolezzi. Parla di sesso e d’amore, di corpi e di desideri, spesso/anche? di frustrazioni. 
Mette in comune le storie vissute o immaginate liberandole dalle costrizioni, dagli imbarazzi, dalle imposizioni, dalle aspettative.
Ragiona poco col cervello e molto con la vulva, ogni tanto ci butta pure in mezzo il cuore. Di far riflettere non le interessa un granchéPreferisce stuzzicare, ammiccare, eccitare. Per farci mollare gli ormeggi, varcare i limiti, guadagnare le profondità. 
 
  • con che linguaggio?
Il giorno della nascita di Hormony ci siamo dette che non stava a noi affibbiarle un genere, decidere della sua identità sessuale, stabilire se fosse una “lei”un “lui” o un *. Lei, d’altra parte, era così piccola. E noi? Chi cazzo eravamo noi?
Quel giorno abbiamo deciso che avremmo usato un linguaggio diverso, inclusivo, non discriminante, neutro. Ma quando abbiamo iniziato a mettere su carta le nostre voglie, le nostre perversioni e i nostri desideri, ci siamo accorte che quel neutro non ci bastava, non poteva esprimere la varietà delle nostre fantasie, la moltitudine delle nostre identità. 
 
Per fortuna Paul Preciado ci è venuto in aiuto:
    
“Il punto non è privilegiare un suffisso (femminile o neutro) per promuovere un’azione di discriminazione positiva, o inventarsi un nuovo pronome che possa sfuggire al dominio maschile e che possa designare una posizione enunciativa innocente, un’origine nuova e pura della ragione, un punto zero da cui dovrebbe nascere una voce politica senza macchia. A dover essere messe in crisi sono le tecnologie di scrittura del sesso e del genere, e le loro istituzioni. Non si tratta di sostituire un termine con un altro. Non si tratta di sbarazzarci delle marche di genere o dei riferimenti all’eterosessualità, ma di modificare le posizioni enunciative” 
P. Preciado – Manifesto Contra-sessuale
 
Per questo abbiamo deciso di partire da “posizioni enunciative rovesciate”.
Vale a dire: non c’è uniformità nei linguaggi in cui sono elaborati i contenuti di tutti i filoni Hormony (diari, racconti, poesie, poRcast…) perché nessuna scelta stilistica (femminile universale, “u” neutra, asterisc*, pronome plurale “loro”, perifrasi neutralizzanti…) di per sé è in grado di smontare la costruzione delle soggettività nel sistema eterosessuale naturalizzato e restituire una presa di parola pura delle devianze, delle non conformità, delle marginalità. Piuttosto, quello che cerchiamo di decostruire, smontare e mettere in crisi sono le strutture che istituiscono quel linguaggio, partendo da posizioni di deriva, di eccedenza, di superamento, raccontando pratiche impronunciabili e scabrose oltré i tabù, descrivendo immaginari non stereotipati, o magari stereotipati ma consensuali, e sganciati dal canone eteronormato, ridisegnando le relazioni (dentro e fuori dal letto) e mettendo in discussione il processo di formazione delle nostre fantasie, dei nostri desideri, della nostra sessualità. 
 
Ecco perchè Hormony, adesso, si identifica con il pronome femminile. 
Ma se improvvisamente ci chiedesse di passare al “lui”, così come al “loro” o a nessun pronome in favore di arzigogolate costruzioni sintattiche, noi, in un battito di ciglia, faremmo esattamente ciò che vuole.

Uniporn.tv – porno etico e indipendente

E’ nata la prima piattaforma italiana di porno etico e indipendente Uniporn.tv!

Invitiamo ad esplorare questo rivoluzionario esperimento con tanta riconoscenza per chi ci lavora, rischiando grosso in questo paese dove la legislazione sulla pornografia è estremamente repressiva…

Riportiamo la sezione “etica” del sito e vi invitiamo a seguire il blog!

Cosa vuol dire etico e indipendente?

Per noi la pornografia non è solo uno strumento di piacere, ma anche un mezzo fondamentale per costruire una cultura del consenso. Per farlo, è necessario che racconti diversi punti di vista e che le norme classiche della cinematografia, dalle riprese ai plot stessi, vengano rivoluzionate. Affinché ogni narrazione del desiderio possa avere spazio, primo passo è garantire il legittimo riconoscimento economico e professionale alle persone che lavorano in questo settore. Crediamo che il desiderio e il piacere abbiano forme incontenibili e appartengano a tutti i corpi.
Per questi motivi, il nostro catalogo ospita unicamente film in cui le persone che hanno lavorato alla produzione e alla post produzione lo abbiano fatto in condizioni di sicurezza, con assoluta consensualità e dietro un giusto riconoscimento economico. Non accettiamo nella nostra piattaforma alcuna forma di discriminazione su base razziale, economica, di genere e sesso, abilità fisica, età, credo politico o religioso. Per noi il piacere è di tutti, e può avere infinite forme.
Uniporn.TV non chiede alcuna esclusiva di distribuzione. L’autore/autrice sarà libero di veicolare come meglio crede la propria opera. Il portale viene concepito come uno strumento di sostegno alle produzioni indipendenti. Sarà interesse comune della Redazione e dell’autore/autrice trovare possibili forme di coordinazione circa i rispettivi meccanismi distributivi.

Chi siamo?

Dietro Uniporn.TV ci sono corpi di persone convinte che la pornografia sia uno spazio di divertimento. Siamo attivist* e professionist* del mondo della produzione e della distribuzione culturale indipendente, impegnat* nella costruzione di un immaginario di libertà che possa trasformare il presente.

Perché una piattaforma?

Solamente la dimensione della piattaforma, rete di connessione e scambio, permette a molti registi di presentare i propri diversi punti di vista e agli utenti di ricercare ciò che preferiscono. Senza caratterizzazioni stilistiche prevalenti, crediamo che ogni voce possa avere un ruolo fondamentale, ma solo se inserita all’interno di una dimensione corale.

Come posso accedere ai video?

Uniporn.TV si basa sull’accessibilità. Per accedere ai nostri contenuti è necessario sottoscrivere una quota minima che permette di sostenere il lavoro delle persone che vi hanno investito la propria professionalità. Su questa piattaforma non troverai contenuti gratuiti. Non perché non crediamo nel DIY e nell’home-made, ma perché in questo spazio il riconoscimento economico fa parte della tutela delle e dei lavoratori.